“Andare in pensione” è sinonimo di raggiungere una certa età. A meno che si nasca ricchi, si riceva un eredità o si vinca alla lotteria, il pensiero che va per la maggiore è che con un lavoro tradizionale si è costretti a lavorare fino a quando non si maturano i requisiti per la pensione.
L'indipendenza finanziaria ribalta questo concetto. “Andare in pensione” non è più equivalente al raggiungimento di una certa età, ma al contrario è il raggiungimento di un determinato patrimonio che permette ad un individuo di mantenere il proprio tenore di vita senza dover necessariamente contare su un reddito lavorativo.
Una regola generale è “la regola del 4%” (articolo Forbes - en). Una volta raggiunto un patrimonio tale per cui le spese annuali non superano il 4% si può dire di aver raggiunto l’indipendenza finanziaria. Ciò è equivalente a dire che un patrimonio di circa 25 volte le proprie spese annuali è necessario per il raggiungimento dell’indipendenza finanziaria. Per mettere le cose in prospettiva, se le proprie spese annuali ammontano a € 30.000, un patrimonio di € 750.000 è necessario per considerarsi finanziariamente indipendenti. Questa è una regola approssimativa ma dà un'idea dell’ordine di grandezza di cui stiamo parlando.
Il patrimonio è la somma di tutte le attività finanziarie e immobiliari (al netto di debiti) che sono in grado di generare redditi passivi. L’abitazione primaria va esclusa dal computo del patrimonio necessario per raggiungere l’indipendenza finanziaria, poiché non genera alcun reddito passivo (e anzi solitamente genera dei costi per il suo mantenimento).
Attraverso la diversificazione di investimenti (azioni, obbligazioni ed immobili) il proprio patrimonio nel lungo termine continua a crescere e allo stesso tempo genera un reddito passivo sufficiente a coprire le proprie spese, rendendo superfluo un reddito lavorativo aggiuntivo (lavorare diventa un scelta e non una necessità). Vi saranno anni in cui sarà necessario intaccare il capitale (per esempio in anni in cui la rendita sugli investimenti risulterà inferiore alle spese) ma nel lungo termine gli anni positivi tenderanno a compensare quelli negativi, mantenendo valida la regola del 4%.
Il modo piu’ semplice per iniziare il proprio percorso verso l’indipendenza finanziaria è quello di trasferire ogni mese una certa percentuale delle proprie entrate (fra il 10% ed il 20%) in un conto deposito o fondo di investimento. Automatizzare questo processo permette di trasferire la percentuale prestabilita per risparmi ed investimenti prima che venga indirizzata ad altri usi.
Spesso si pensa che sia difficile se non impossibile riuscire a risparmiare una percentuale elevata del proprio stipendio. Uno strumento utile per raggiungere tale obiettivo è quello di effettuare un budget mensile. Il budget permette di capire dove si sta indirizzando il proprio stipendio e quali sono le zone dove è possibile tagliare le spese in modo da aumentare la quota destinata al risparmio.
Basta poco per iniziare il proprio viaggio verso l’indipendenza finanziaria: iniziare quando si è giovani, applicare rigore alle proprie spese, contribuire mensilmente ai propri risparmi ed investimenti e lasciare che i rendimenti si accumulino esponenzialmente. Queste azioni virtuose avranno un impatto positivo smisurato nel lungo termine.