Iniziare il proprio percorso verso l’indipendenza finanziaria

La cosa più difficile quando decidiamo di fare qualcosa di nuovo è iniziare. Come esseri umani siamo incredibilmente bravi a procrastinare ed a convincerci che iniziare domani sia la cosa migliore. Di solito quel domani non arriva mai.

Molto è dovuto al fatto che tendiamo a resistere i cambiamenti. Ci lamentiamo spesso, vogliamo una vita migliore. Cambiare però non è facile. Come dice il proverbio chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia e non sa quel che trova. Per questo motivo, anche se la strada nuova potenzialmente ci potrebbe condurre ad una vita migliore e più felice, la nostra avversione per il rischio ci fa resistere questo cambiamento.

Ma iniziare il percorso di indipendenza finanziaria è più semplice di quello che si possa pensare. Ci sono migliaia di libri che spiegano in dettaglio quali sono i passi da seguire per intraprendere questo viaggio. Potete leggerli se avete tempo e se sono di vostro interesse. Il percorso è in realtá più semplice di quanto si possa immaginare. Cercherò di riassumerlo brevemente in questo articolo.

Non è necessario cambiare radicalmente la propria vita, o diventare un risparmiatore accanito. Facendo un’analisi delle proprie spese mensili ci si rende facilmente conto che alcune di queste possono essere evitate.

Quando si raggiunge un punto in cui le entrate mensili non vengono completamente dilapidate, ci cominciamo ad accorgere che gli Euro mese dopo mese crescono sul nostro conto corrente. Questa è una sensazione positiva ma è solo l’inizio. Dalla situazione in cui si rischiava di andare in rosso ogni mese, si raggiunge un momento in cui un bel gruzzoletto comincia ad accumularsi sul conto. In questo momento la cosa peggiore che si puo’ fare a questo punto è cantare vittoria e lasciare questo piccolo patrimonio sul conto corrente.

Ogni mese, una volta che le spese e bollette sono state pagate. Il resto di questi risparmi va trasferito in un conto differente, con l'obiettivo di farlo crescere, di farlo “lavorare per noi”. In inglese c’è un modo di dire che è make your money work for yourself. Come i dipendenti lavorano per far arricchire i loro datori di lavori, allo stesso i risparmi diventano i nostri “dipendenti” che lavorano per noi e ci fanno arricchire. Hai lavorato sodo per questi risparmi, ora fai lavorare sodo i tuoi risparmi per te.

Il trucco per far funzionare questa strategia è quello di tenere la liquidità sul proprio conto corrente al livello più basso possibile, senza andare in rosso e pagare commissioni inutili. Questo permette di tenere sotto controllo gli acquisti impulsivi. Quando ci sono solo € 250 sul conto corrente è più facile evitare l’acquisto impulsivo del televisore OLED o 8K da € 2,000. E ci si rende conto che non è poi così terribile continuare a guardare Netflix sul televisore che si possiede attualmente.

La liquidità in eccesso sul conto corrente va immediatamente trasferita in conti dove farla “lavorare per noi”. La regola generale che vale per più o meno tutti è di trasferire i risparmi nei conti elencati di seguito, nell’ordine suggerito:

  1. Ripagare il più velocemente possibile i finanziamenti dell’auto e/o prestiti personali ad alto tasso d’interesse.
  2. Se l’azienda per cui si lavora fornisce previdenza in un fondo pensione complementare in cui versiamo il TFR, è possibile che il datore di lavoro fornisca anche un contributo proprio. Se questo è il vostro caso, contribuite al fondo fino al tetto massimo corrisposto dal vostro datore di lavoro. Queste contribuzioni del datore di lavoro sono soldi gratis.
  3. Aprire un conto titoli (per esempio in Fineco) e comprare quote di fondi comuni d’investimento a basso costo. Questi fondi tendono a performare come il mercato e nel lungo termine a generare rendimenti e a far crescere il nostro capitale.
  4. Per i più avversi al rischio, aprire un conto deposito ad alto tasso d’interesse (per esempio Rendimax). Questa soluzione è senz’altro meglio che lasciare i propri risparmi sul conto corrente ma sul lungo termine tende a non fornire la stessa crescita dei fondi comuni di investimento o del fondo pensione complementare.

Sono consigli semplici, ma bene o male è quello che funziona. Questo è quanto imparerai leggendo numerosi libri di finanza personale. Queste tecniche nel lungo termine faranno crescere i risparmi a un tasso medio del 7% al netto dell’inflazione. Vi saranno anni in cui i mercati andranno peggio ed anni in cui andranno molto meglio, ma in media questo è il rendimento che ci si può aspettare. Ciò significa che se per esempio riusciamo ad arrivare a mettere da parte € 100,000 questi renderanno - in media - € 7,000/anno. Possiamo a questo punto permetterci il televisore OLED (e molto più) senza alzare un dito. Certo € 100,000 sembra una cifra impossibile da ottenere, ma più tardi si inizia il proprio percorso verso l’indipendenza finanziaria, più difficile sarà raggiungere l’agognato obiettivo.